La scultrice cavese sarà presente con quattro opere, tra cui “Terra Madre”, un corpo femminile dal collo alle ginocchia, impastato irregolarmente di lampi cromatici, frammenti di luce e risvolti di ombre, che emerge e si immerge rispetto ad un magma terroso e bollente di vita. Organi della femminilità, dalle curve flessuose al seno vibrante fino al pube, cerchiato come un poetico traguardo, in evidenza palpitante. È un’esaltazione della fecondità, è un appassionato inno alla vita, che prende corpo e respiro attraverso il fantasioso respiro della Materia e dell’Arte che la penetra e la rappresenta. Un’opera complessa e inafferrabile come la sua arte e come lei stessa. Istintiva e razionale insieme. Una scultura che è compresenza di opposizioni forti e dolorose, razionalità e sentimento, realtà e fantasia, ma anche coraggio, spregiudicatezza, imprevedibilità.