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Salerno, omicidio Persico: per Cassazione non fu agguato di camorra

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Non fu agguato di camorra quello in cui perse la vita Vincenzo Persico, detto Coca Cola. I tre imputati: Alberto Volpicelli, condannato a 19 anni di reclusione, Domenico Lamberti, alias Mimmo’a Mafia, condannato a 16anni, e Angelo Di Lucia, condannato a 14 anni, avevano fatto ricorso alla Corte di Cassazione. Ieri i giudici hanno parzialmente annullato la sentenza a carico di tutti e tre. Non vi fu, per la Cassazione, l’aggravante mafiosa. Il processo, pertanto, torna alla Corte d’Appello di Salerno. Enzo Coca Cola, figlio dell’ex boss del centro storico di Salerno, fu ucciso il 19 gennaio 2014, a Montecorvino Rovella. Dietro l’agguato vi era il controllo del traffico di sostanze stupefacenti nei comuni dei Picentini e della Piana del Sele. Alberto Volpicelli fu l’esecutore materiale. Domenico Lamberti gli fornì la pistola ed Angelo Di Lucia guidava il motorino che raggiunse Perisco. Nicola Brunetto, condannato 6 anni ed 8 mesi, trovò la base logistica per organizzare l’omicidio.
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