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Spogliatoio ad alta tensione ancor prima delle dimisioni di Sannino

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Più che le frasi pronunciate in tribuna stampa Sannino dovrebbe spiegare le ragioni del clima di alta tensione che si è sempre registrato nello spogliatoio granata.Che ci fossero musi lunghi lo si sapeva così come è ovvio che in campo vanno 11 giocatori e gli altri restano scontenti. Quello che non è stato fatto in modo efficace è un lavoro di recupero e sostegno da parte del mister per quei calciatori finiti ai margini e scomparsi nel nulla. Tra questi Laverone e Caccavallo ma anche Franco e Mantovani. Ancor prima era accaduto a Schiavi e Ronaldo e Zito.



Ieri, prima delle dimissioni arrivate in serata del mister, le fibrillazioni del gruppo a mezzo social. Comincia Caccavallo che posta una foto su Instagram con la frase: «La calma è la virtù dei forti».  Commenta Luigi Vitale che attiva una discussione con il compagno:  («Giocherai quando lo dico io») e risponde l’ala («Cioè mai? Se fosse per te sarei quello inamovibile»).

La montagna di emoticon rende tutto più goliardico, ma ci pensa Lorenzo Laverone a far tornare tutti seri. Posta un’immagine che lo ritrae con la maglietta della Salernitana, con la scritta «ognuno ha una storia da rispettare…». Chiaro riferimento alle parole che si è lasciato sfuggire Sannino al termine della gara con la Pro. Ed ancora Laverone, 145 partite in serie B non è l’ultimo arrivato. Impiegato contro il Benevento nei 4 minuti finali del derby di lui, dopo le prime partite si sono perse le tracce.  Lunedì la definitiva bocciatura: con la Pro non è andato neppure in panchina.

Il commento di Laverone ha ottenuto moltissimi ‘Mi piace’. Tra questi quelli dei compagni di squadra: Tuia, Busellato, Luiz Felipe, Della Rocca, Schiavi e Joao Silva.

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