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Boss cerimonie, Verdi: Rispetto per la morte ma evitare agiografie

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“Di fronte alla morte bisognerebbe restare in silenzio, ma questo non sempre può avvenire quando a morire è un personaggio noto e, infatti, alla notizia del decesso di Antonio Polese, noto come Il boss delle cerimonie, si sono susseguiti commenti e ricordi che, però, non sempre riportano la realtà e assumono i contorni dell’agiografia”.

Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “don Antonio, come lo chiamavano molti di quelli che lo conoscevano, non era solo un personaggio al di sopra delle righe ma anche una persona molto discussa, finita spesso al centro di indagini e inchieste fino ad arrivare anche a una condanna per i rapporti che aveva con il boss Raffaele Cutolo”.

“Senza dimenticare poi gli abusi che hanno contraddistinto la nascita e la crescita della sua creatura, La Sonrisa, abusi talmente gravi che, recentemente, c’è stata la confisca dell’immobile e una condanna per la moglie e il fratello, mentre lui non è stato toccato dall’inchiesta perché non risulta tra i proprietari” ha concluso Borrelli per il quale “il rispetto per la morte è una cosa, dimenticare cosa si è fatto nella vita è un’altra”.

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