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Omicidio Ravello, arrestato Giuseppe Lima: «Partecipò al delitto»

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Non fu solo Vincenza Dipino a uccidere, in un appartamento di Ravello, la 48enne Patrizia Attruia, originaria di Scafati. Per il giudice delle indagini preliminari Sergio De Luca a quell’omicidio partecipò anche il compagno della vittima, Giuseppe Lima. Per questo ieri sono scattate le manette ai polsi di Giuseppe Lima accusato di falsa testimonianza e occultamento di cadavere

IL COMUNICATO DELLA PROCURA. I Carabinieri di Amalfi hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Salerno, su conforme richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di Giuseppe Lima classe 1967, per aver partecipato, in concorso con Vincenza Dipino, all’omicidio ed all’occultamento del cadavere di Patrizia Attruia avvenuto a Ravello tra il 26 e il 27 marzo 2015.

Il provvedimento cautelare nei confronti di Giuseppe Lima è stato richiesto a seguito delle ulteriori indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Amalfi sull’omicidio per il quale, nell’immediatezza dei fatti, venne arrestata Vincenza Di Pino convivente della coppia, la quale aveva confessato di aver ucciso, da sola, la rivale.

Nei confronti della predetta Vincenza Dipino e in fase di celebrazione il processo di primo grado dinanzi alla Corte d’Assise di Salerno.

In particolare si sono rivelate decisive le ulteriori indagini dei Carabinieri di Amalfi che hanno permesso di confutare l’alibi difensivo prospettato dall’indagato Giuseppe Lima nonchè la precisazione dell’orario del decesso della vittima, le immagini registrate da una telecamera di videosorveglianza successivamente acquisite, gli accertamenti autoptici, le disposte consulenze medico legali e, in aggiunta, la chiamata in correità nei confronti di Lima effetuata dalla complice Dipino che in un promo momento aveva dichiarato di aver agito da sola.

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