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Decesso del capo della Digos lucana Anna Esposito, la Cassazione archivia

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Anna Esposito la dirigente della Digos, originaria di Cava, trovata senza vita 16 anni fa nel suo alloggio di servizio, si è suicidata. Venerdì scorso, la Suprema Corte ha respinto il ricorso inoltrato dai familiari attraverso l’avvocato Angela Cisale ed ha confermato l’archiviazione del caso. A darne notizia il quotidiano Le Cronache oggi in edicola.

Il cadavere di Anna Esposito, 35 anni, fu trovato il 12 marzo 2001 nell’appartamento di servizio che la donna occupava, nella caserma “Zaccagnino” della Polizia di Stato, a Potenza. La prima ipotesi fu quella che Esposito si fosse suicidata, impiccandosi con una cintura alla maniglia di una porta.

Non si trovarono motivi che avrebbero potuto spingere Esposito a togliersi la vita, nè messaggi per spiegare il gesto.

 

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