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Salernitana, la passione non ha prezzo

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Lotito e Mezzaroma non possono pensare solo ai conti ma devono fare i conti con la passione di una tifoseria che ha chiesto espressamente un campionato di vertice. Dopo due campionati di B complessi, il primo caratterizzato da una salvezza acciuffata per i capelli negli spareggi play out il secondo con la squadra arenatasi a pochi metri dai play off nella prossima stagione ci si aspetta molto di più.

I tifosi non solo sognano una squadra da vertice ma chiedono alla società interventi importanti e mirati per poter recitare un ruolo da protagonisti e non da comparse nel prossimo torneo di serie B. Ed invece all’alba della nuova stagione il leitmotiv sembra lo stesso degli anni precedenti: budget ridotto, conti da mettere a posto, insofferenze di patron Lotito, incertezze sugli scenari futuri per via anche della corsa del multi presidente alla carica di numero uno della Lega di B. E poi c’è Fabiani obbligato a fare di necessità virtù. Costretto, o quasi,  a tenere basso, bassissimo il tetto dei salari per rispettare le direttive societarie.

Più che un piano di rilancio sembra un piano per tirare a campare. Ci auguriamo di sbagliare e di essere clamorosamente smentiti da fatti che certifichino la voglia e le ambizioni di una compagine societaria decisa a svoltare al settimo anno a Salerno. Quasi un obbligo per Lotito e Mezzaroma per non disperdere il patrimonio di entusiasmo che rappresenta il fiore all’occhiello del club granata. Ben venga il giusto mix tra giovani e veterani ma per accendere la piazza c’è bisogno di scelte precise e perentorie. La Serie A, come dimostrato da Spal e Benevento non è impossibile da raggiungere. Basta crederci. I tifosi ci credono. E la società?

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