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Incendio in prossimità scavi archeologici di Elea-Velia: denuncia dei Giovani Democratici Salerno

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Sono arrivate immagini inquietanti dall’area archeologica di Elea-Velia, con fiamme alte che lambivano gli scavi, in particolar modo la Casa degli Affreschi e l’acropoli. Al di là delle responsabilità, ancora da accertare, del rogo -che giunge durante un protratto e pericoloso periodo di siccità- è evidente e ben noto che l’importante sito dell’antica città di Parmenide e Zenone necessiti di maggiori attenzioni, che si concretizzino in risorse e modelli gestionali più efficienti. Sono queste le cause a monte di simili episodi, comportando scarsa manutenzione e l’accumulo di erbacce e sterpaglie. Già la cura del verde interno al parco è, dal 2015, assicurata solo grazie ad un protocollo d’intesa tra i vari soggetti in campo: la Soprintendenza regionale, il Comune di Ascea, il Parco nazionale, il Gruppo archeologico e la Comunità Montana ‘Bussento-Lambro-Mingardo’. Sarà il caso di individuare, con il concorso dei soggetti proprietari, privati ed enti pubblici, forme analoghe di collaborazione per garantire decoro e sicurezza anche alle aree circostanti. Inoltre è bene ricordare che l’Ente Parco e il Comune di Ascea, con il prezioso contributo dell’onorevole Tino Iannuzzi, hanno da tempo proposto al MiBACT di aggregare il parco archeologico di EleaVelia, insieme alla Certosa di Padula, al parco archeologico di Paestum, dotato di autonomia speciale rispetto al Polo museale della Campania, proprio al fine di garantire una gestione unitaria e ottimale dei siti UNESCO del Cilento e Vallo di Diano. È questa la strada da seguire.

Lo scrive in una nota stampa Pierluigi Canoro responsabile Cultura e Scuola della segreteria provinciale GD Salerno

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