Site icon Salernonotizie.it

”Vasco, mito che non sa cantare” Bufera sul web su cronista salernitano

Stampa
Il mega concerto di Vasco Rossi a Modena che ha catalizzato la bellezza di oltre 220.000 fans (un record in Italia e non solo) è stato un evento di grosso clamore mediatico e di impatto notevole. In tanti hanno seguito il concerto dal vivo o per televisione con la Rai che ha raggiunto il 36% di share. Ovviamente ci sono stati pro e contro all’evento. Tra quelli contro corrente il noto giornalista salernitano, Peppe Iannicelli che con un articolo sul magazine on line Optimagazine ha dedicato un pensiero per il rocker di Zocca non del tutto positivo dal titolo:

Vasco Rossi mitica pop star che non sa cantare”

Ovviamente notevole la pioggia di critiche e anche di insulti dei fans e non solo di Vasco nei confronti di Iannicelli del quale riportiamo integramente l’articolo:

“Vasco Rossi è un mito. Ma non canta da anni. Vasco Rossi ha carisma, ma la voce no! Quello che avviene a Modena è incredibile: centinaia di migliaia di persone per il concerto di un cantante che non sa cantare.

Mi rendo conto di esser blasfemo nei riguardi di Vasco Rossi che in queste ore sta scrivendo la storia della musica italiana. Mai nessun artista era riuscito ad organizzare un simile evento che da giorni paralizza Modena. Sarà tutto monumentale e memorabile. Un ricordo che vale una vita per i fan ma dal punto di vista musicale poca roba. Un grande omaggio popolare ad un cantante che, dal punto di vista strettamente artistico, non dice nulla di nuovo da almeno un decennio. Ed i cui concerti sono pieni di pause logoranti, tempi morti ammoscianti. Ho partecipato a diversi concerti di Vasco Rossi. Per carità emozioni a raffica, coinvolgimento totale.  Totale rispetto per il suo carisma e la capacità di coinvolgere la platea. Ma tre note intonate in fila…proprio no! Vasco Rossi è così: prendere o lasciare. Si ama punto e basta. Ma se vai ad un concerto di Vasco Rossi per ascoltare della buona musica o delle belle canzoni hai decisamente sbagliato indirizzo. Siamo rimasti dal punto di vista poetico ai tempi gloriosi di “Alba chiara” e “Vita spericolata”. Nessuna evoluzione artistica e poetica reale, caro Vasco Rossi. Ma tanto marketing anche rispetto a vicende drammatica come la malattia di qualche tempo orsono.

Se Vasco Rossi non ci fosse bisognerebbe inventarlo, ma il paragone con Renato Zero o Tiziano Ferro persino con Gigi D’Alessio  è impietoso. Sarà bravo ad incantare le folle ma quando leggi un brano o  ne studi gli accordi musicali ti accorgi della mediocrità della proposta di Vasco Rossi. Ma forse è proprio questa la chiave del suo meraviglioso successo. In questo mondo se hai carisma e talento puoi anche diventare una pop-star senza sapere cantare.”

 

Exit mobile version