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Sala operatoria in tavernetta chirurgo e moglie condannati

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Condannato per esercizio abusivo della professione e violazione delle norme di sicurezza ma assolto dall’accusa di lesioni causate ad un paziente. Il giudice monocratico Marilena Albarano del Tribunale di Salerno si è pronunciata ieri su quello che le cronache citano come “l’operazione nella tavernetta”.

Il chirurgo estetico B.G. e la moglie G.P. sono stati condannati per avere effettuato nel 2011 una liposcultura nella tavernetta della loro abitazione a Salerno. Il primo è stato condannato ad un anno e due mesi e 900 euro di multa e la seconda ad undici mesi e 750 euro di multa. Per entrambi è stata emessa la sospensione condizionale della pena.

I due sono invece stati assolti dall’accusa di lesioni causate ad un paziente. Era stato proprio quest’ultimo a denunciare il chirurgo plastico al quale si era rivolto per eleminare l’inestetismo di uno sviluppo anomalo delle ghiandole mammarie tramite una liposcultura che prevede l’impiego di cannule per l’aspirazione del grasso in eccesso. Ma dopo l’intervento si sarebbe ritrovato, oltre alle cicatrici, in una situazione peggiore accompagnata da forti dolori e dai sintomi di una depressione.

 

 

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