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Crollo palazzina: card. Sepe, c’è mano uomo egoista

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“Troppo spesso, o quasi sempre, dietro ogni eventi disastrosi, c’è sempre, all’origine, la mano dell’uomo, che è sempre una mano assassina, mossa dalla protervia, dalla prepotenza, dall’indolenza, dalla superbia e quindi dall’egoismo”. Lo ha detto il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, in un passaggio dell’omelia pronunciata durante le esequie delle otto vittime del crollo parziale dell’edificio avvenuto in via Rampa Nunziante a Torre Annunziata (Napoli).

Oggi la comunità di Torre Annunziata, raccolta nel dolore dentro e fuori la Basilica di Santa Maria della Neve, piange le otto vittime del crollo avvenuto lo scorso 7 luglio in via Rampa Nunziante. A nome dell’Agenzia Industrie Difesa e dello stabilimento militare ‘Spolette’, desidero esprimere un pensiero particolarmente affettuoso alle famiglie delle vittime e al sindaco Vincenzo Ascione. A tutti loro giungano le nostre più sentite condoglianze e la nostra sincera vicinanza”. Lo dichiara in una nota il Direttore generale dell’Agenzia Industrie Difesa Gian Carlo Anselmino.

Le otto bare delle vittime del crollo parziale dell’edificio di rampa Nunziante quando sono uscite dalla basilica della Madonna della Neve. Tra le bare in mogano le due bianche dei due bambini, Francesca e Salvatore, morti con i propri genitori nella tragedia.

Alla funzione religiosa hanno parte il governatore Vincenzo De Luca, il prefetto di Napoli, Carmela Pagano, il questore di Napoli, Antonio De Iesu, il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, Gianluigi D’Alfonso, il comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, Ubaldo del Monaco e il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano.

Al termine delle esequie, in una chiesa gremita, il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, ha lanciato un invito alle autorità presenti: intitolare il piazzale dove è avvenuta la tragedia alla memoria delle otto vittime.

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