Soddisfazione è stata espressa in una nota dal Comitato/Associazione Salute e Vita, che vede nel provvedimento della Cassazione una “speranza” nella propria battaglia. “La decisione – si legge – conferma sia le tesi della Procura di Salerno, sia le preoccupazioni della popolazione che continua ad essere avvelenata quotidianamente dal Mostro di Fratte”.
“Ennesima riprova che nulla è cambiato dal Sequestro del 26 giugno 2016 è il video girato ieri da alcuni cittadini (ecco il link fb) che hanno per l’ennesima volta dimostrato e documentato che l’impianto non è a norma con i fumi che fuoriescono dappertutto tranne dai camini quindi non filtrati, e che continuano i miasmi intollerabili e le polveri nere causate dalle Fonderie Pisano”.
“La decisione della Cassazione – prosegue il Presidente Lorenzo Forte – da un lato mette dei punti fermi ovvero certifica gli errori che il Riesame di Salerno ha consumato a danno della popolazione annullandone il provvedimento, la cui entità la si potrà comprendere solo leggendo le motivazioni, e dall’altro chiede ad un nuovo Riesame di esprimersi sulla necessità di continuare il sequestrare o meno dello stabilimento, noi restiamo convinti che debba essere immediatamente fermato, e che si sta permettendo di continuare questo vero e proprio stillicidio”