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Ricatti online: 12 aziende salernitane nel mirino degli hacker

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Sono 12 tra aziende e studi professionali salernitani che hanno denunciato alle forze dell’ordine attacchi estorsivi da parte degli hacker.

A darne notizia il quotidiano Il Mattino oggi in edicola in un articolo a firma di Nico Casale.

In pratica le aziende colpite si ritrovano l’archivio infettato dal “Kriptoki”. Si tratta dell’ evoluzione del cryptolocker, il classico ransomware (letteralmente riscatto della merce) che riesce a criptare il contenuto del pc finché non si paga un riscatto, con una innovativa modalità di attacco.

Non più allegati di email che penetrano nei sistemi di protezione bensì un’intrusione “fisica” nelle macchine informatiche delle vittime. Dopo l’attacco i cybercriminali procedono a crittografare tutti i file, formato Pdf, Word, Excel e via dicendo

Gli hacker pretendono 2,5 Bitcoin per sbloccare i documenti. Un Bitcoin, la cosiddetta criptomoneta, viene scambiato a circa 3mila euro che, moltiplicati per 2,5, fa 7mila e 500 euro.

 

 

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