Site icon Salernonotizie.it

Bomber a secco: ecco le cause del mal di gol di Bocalon

Stampa
Soffermarsi sulle differenze tra il più spettacolare 4-3-3 ed il meno spregiudicato 3-4-1-2 è come parlare di botte piena e moglie ubriaca. I tifosi soffrono, amano a prescindere, soprattutto pagano, per cui avrebbero diritto a vedere sempre una squadra che vince divertendo. Ma fosse così facile, non ci sarebbe nemmeno bisogno di pagare un tecnico. Bollini da settimane si è incartato snaturando costruendo un progetto tecnico tattico su elementi non tarati per l’idea di gioco che aveva in mente.

Ora la Salernitana si trova a gestire una doppia crisi di identità: la difesa continua a prendere gol e l’attacco è tenuto a galla dal solo Sprocati. Bocalon si è clamorosamente inceppato dopo la doppietta all’esordio casalingo contro la Ternana il 4 settembre scorso e dopo aver fatto bene in coppa Italia. Tante le ragioni di questo appannamento che dura ormai da un mese. Secondo alcuni addetti ai lavori la scarsa lucidità di Bocalon dipende dal ruolo che gli ha disegnato Bollini. In pratica, l’ex Alessandria, ha sempre fatto caterve di gol restando stabilmente nelle aree di rigore avversarie.

Oggi, invece, nello scacchiere tattico del mister di Poggio Rusco Bocalon è costretto a rincorrere i difensori avversari, a seguire il pallone, a creare spazi per i compagni. Risultato? La stanchezza aumenta notevolmente in fase realizzativa. Un esempio? Il goffo colpo di testa contro il Parma con il pallone spedito a lato da due passi.. Contro l’Ascoli l’occasione del riscatto e la necessità di ritornare al gol e per scacciare i cattivi pensieri. Senza Rossi Bollini ha poche alternative lì in avanti. Tutto passa tra i piedi di Bocalon e Rodriguez chiamati i cui gol sono fondamentali per aprire, almeno si spera, un nuovo scenario davanti ai granata

Exit mobile version