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Torna in carcere a Torino 46enne salernitano accusato di violenze e stalker alla ex

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Torna in carcere Luigi Garofalo, il 46enne accusato di atti persecutori nei confronti dell’ex moglie. Lo scorso marzo puntò una pistola contro il figlio 19enne, che aveva preso le parti della madre, sostenendo poi che era falsa. Secondo gli investigatori che hanno effettuato gli accertamenti del caso, invece, quell’arma era vera. Per questo motivo il gip di Torino ha emesso nei suoi confronti un provvedimento di misura in carcere con l’accusa di tentato omicidio.

Garofalo, numerosi precedenti per droga, rapina e violenza privata, era stato denunciato dall’ex moglie, Elena Farina, per atti persecutori. La donna, che aveva ricevuto la solidarietà del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, lo aveva accusato anche di aver violato gli arresti domiciliari per recarsi al bar di famiglia e minacciarla.
Lo scorso luglio, Garofalo era tornato in libertà perché erano scaduti i termini di custodia cautelare. Da qualche mese si trovava a casa dei genitori, a Salerno, con il divieto di dimora a Torino.

“Attendiamo di conoscere con precisione l’esito delle indagini”. Lo afferma l’avvocato Fabrizio Bonfante, difensore di Luigi Garofalo, lo stalker 46enne tornato oggi in carcere. “Io continuo a sostenere la tesi del mio cliente, che ha sempre negato sia di aver usato una pistola vera sia di aver voluto fare male al figlio – continua il legale -. Luigi, in quest’ultimo periodo, stava conducendo una vita tranquilla con i familiari, lontano dalle continue discussioni con l’ex moglie”.

Fonte La Voce

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