Non sono piaciute le dichiarazioni di Riccardo Improta, esterno offensivo del Bari, alla vigilia del match contro la Salernitana. Parte della tifoseria granata, ha bacchettato l’uscita, forse troppo sanguigna dell’ex granata, passato ai galletti appena tre mesi fa, insieme all’altro ex Busellato. Su facebook ma anche su twitter Improta è stato dipinto come il classico esempio di calciatore mercenario. In molti hanno ricordato che meno di un anno fa, arrivò a Salerno dichiarando: “Giocare nella Salernitana è per me un sogno che si realizza. Sin da piccolo venivo all’Arechi a vedere i miei fratelli e sognavo di vestire questa maglia”. Ieri, invece, in un’intervista dichiara: “Vincere a Salerno sarebbe il massimo, sarà una guerra. Se segno esulto”.
Forse, considerando il gemellaggio tra le due tifoserie e il suo recentissimo passato in terra campana, queste dichiarazioni il buon Improta poteva risparmiarsele. Ma a molti il rispetto di Improta ora non occorre, basta quello dei fratelli biancorossi. Non sarà di certo un calciatore a minare una trentennale amicizia tra Bari e Salerno. Per Improta forse qualche fischio, ma per i tifosi galletti rimarranno tanti applausi.
