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Donne migranti morte, Amatruda: sindaco Salerno proclami lutto cittadino

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“Salerno si fermi e rifletta. Sia di stimolo per l’intero Paese. Ventisei donne morte, hanno subito violenze, sevizie. Hanno sofferto ed erano madri, figlie, mogli. Una inaudita violenza”. Così in una nota Gaetano Amatruda e Michele Romaniello di ‘Andare Avanti’ e Luca Lamberti de ‘L’Altra metà del Mare è…donna’.
“Il Sindaco di Salerno proclami il lutto cittadino, inviti tutte le scuole ad un momento di riflessione, si organizzi – sottolineano le associazioni- al cimitero un rito solenne. Qualcuno ha scelto Salerno ed allora la città reagisca. Reagisca e diventi il centro di un dibattito più alto, interroghi il Governo e l’Europa”.
“Salerno – aggiungono – non diventi la tomba di ventisei innocenti ma la culla di un momento di denuncia più forte, diventi la ribellione delle scuole e dei più piccoli, diventi la ribellione che blocca le strumentalizzazioni per stimolare ragionamenti più seri e che producano soluzioni”.
“Si fermi questa violenza barbara. Contro l’umanità e contro le donne. Ed è violenza far partire navi così, è violenza l’indifferenza, è violenza questa politica italiana di accoglienza che gestisce emergenze e non cerca interventi strutturali” concludono.
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