La giovane, pochi mesi fa, era stata fatta giungere in Italia, dal giovane con la promessa di matrimonio e di un’occupazione presso un’azienda agricola della piana del Sele.
In particolare, è stato documentato attraverso accurati servizi di osservazione e pedinamento che lo sfruttatore (fidanzato) accompagnava quotidianamente la sventurata, sia la mattinata che il pomeriggio, lungo la litoranea, a bordo della sua autovettura, obbligandola, in uno stato di soggezione continuativa, a prostituirsi, nonché garantendole la protezione dietro corresponsione del denaro provento del meretricio. A conclusione dei servizi il 32enne veniva ristretto presso il carcere di Fuorni, mentre la giovane è stata accompagnata presso una struttura protetta.
COMUNICATO UFFICIALE CARABINIERI