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Modulo: granata a Chiavari già con il 4-4-2?

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Sarà il 4-4-2 la base di partenza del nuovo corso targato Stefano Colantuono. Il tecnico laziale punterà immediatamente sul modulo con cui, nel corso della sua carriera, si è tolto le principali soddisfazioni. Chiaramente, in questo spartito tattico un ruolo determinante lo ricopriranno le ali (Sprocati, Gatto, Di Roberto e Kiyine, ma eventualmente anche Cicerelli possono disimpegnarsi di fascia): gli esterni di centrocampo dovranno essere bravi a saltare l’uomo e a creare la superiorità numerica per poi rifornire le punte di palloni giocabili, ma dovranno essere anche attenti in fase di non possesso a garentire copertura ed equilibrio.

Le due punte dovranno muoversi, tanto, una incontro e l’altra attaccherà la profondità, sui cross una dovrà andare sul primo palo e l’altra su quello più lontano. Questo indipendentemente dalle caratteristiche dei giocatori che saranno chiamati in causa (Bocalon, Rodriguez, Rossi, Rosina, ma anche Cicerelli e Di Roberto possono disimpegnarsi in avanti). In mezzo al campo, la diga centrale dovrà fare filtro, ma anche assicurare qualità e velocità nell’impostazione della fase d’attacco dopo la riconquista del pallone.

La linea a quattro difensiva non sarà altissima, almeno non in attesa delle future prove tattiche, con i terzini che dovranno anche proporsi nella metà campo avversaria con le sovrapposizioni che possono rendere ancora più imprevedibile il gioco degli esterni. Come detto, il 4-4-2 dovrebbe essere la base di partenza, ma è chiaro che questa squadra ha nelle proprie corde anche la possibilità di interpretare altri schemi (3-5-2, 4-3-3, 3-4-3 finanche il 4-2-3-1 all’occorrenza) e, nel tempo, mister Colantuono potrà valutare tutte le alternative disponibili.

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