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Salerno: anziana truffata a Fratte due volte in poche ore

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Anziana truffata di seimila euro, versati in due step ad un sedicente avvocato ed un presunto maresciallo dei carabinieri. E’ accaduto sabato scorso nel popoloso quartiere di Fratte.

A darne notizia il quotidiano Le Cronache oggi in edicola. Un’anziana donna, residente in via Dei Greci, a metà mattinata riceve una telefonata, da un presunto nipote che si mostra alquanto agitato: «Zia ti prego, ho bisogno di 4000 euro».

Una richiesta strana, che ha subito destato la perplessità della donna. Non è bastata una sua prima opposizione a convincere il giovane di una sua oggettiva difficoltà nel racimolare tale somma. Il giovane continua, dando motivo di tale richiesta: la somma sarebbe stata utilizzata per pagare la polizza assicurativa, altrimenti sarebbe stato arrestato. Poi, spiega alla donna che a ritirare il danaro sarebbe stato un avvocato.

Successivamente, entra in scena un altro soggetto che afferma, essere un maresciallo in servizio in piazza Amendola a Salerno, questo aggiunge una versione più chiara più concisa di ciò che sta accadendo al giovane nipote: «Suo nipote è rimasto coinvolto in un grave incidente, fortunatamente lui non ha riportato lesioni, ma la donna che ha investito è in condizioni gravi, tale somma serve a svincolare suo nipote da eventuali problemi penali», una carta vincente per i truffatori, che con queste parole convincono la vittima a dare il consenso alla consegna del denaro.

Intorno a mezzogiorno il sedicente avvocato giunge davanti alla porta della vittima. E’ un giovane, di un’età compresa tra i 25 ed i 30 anni, e senza perdere troppo tempo, prende le banconote che la donna aveva preparato e poggiato sul tavolo del salotto e va via.

L’ incubo sembra finito, ma passano pochissimi minuti e si presenta un nuovo colpo di scena. Il telefono squilla di nuovo. Dall’altro capo dell’apparecchio è di nuovo il maresciallo: «signora, mi scusi se la disturbo nuovamente, le condizioni della vittima coinvolta nell’incidente stanno peggiorando, la donna è in fin di vita, suo nipote ha bisogno di un’ altra somma»; e così, se i tre minuti della prima telefonata sono costati 4000 euro, questo minuto e mezzo è costato 2000 euro.All’ arrivo dei familiari, la donna realizza che quella che ha subito è stata una truffa a tutti gli effetti, che le è costata in totale 6000 euro.

Fonte Le Cronache

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