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Sospetta eutanasia a Battipaglia, s’indaga dopo morte di un 38enne

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Sospetto caso di eutanasia a Battipaglia. Ieri sera all’obitorio dell’ospedale Santa Maria della Speranza è stata effettuata l’autopsia sul cadavere di un giovane, 38enne battipagliese, deceduto nei giorni scorsi per un tumore. Sull’episodio indagano i carabinieri della compagnia di Battipaglia, diretti dal maggiore Erich Fasolino. A darne notizia il quotidiano Le Cronache oggi in edicola.

La salma del giovane è stata sequestrata qualche giorno fa poche ore prima che venissero celebrati i funerali del 38enne ed è scattata l’inchiesta dei carabinieri. Per il momento c’è una persona indagata

Una notizia che ha lasciato senza parole i familiari di M.G. che non erano a conoscenza del motivo di tale accusa. Solo successivamente sono stati infornati che il tutto nasceva
da un esposto anonimo presentato alla magistratura in cui veniva denunciato che al paziente, un 38enne di Battipaglia già in fase terminale era stata praticata la cosiddetta
“morte dolce”.

Una accusa molto grave, così la Procura ha aperto un fascicolo è bloccato la
salma; nel contempo ha iscritto nel registro degli indagati il medico dell’hospice
(struttura che si occupa dei malati terminali e che pratica la terapia
del dolore) e gli stessi familiari dell’uomo.

Ieri pomeriggio nell’ospedale di Battipaglia è stato effettuato l’esame necroscopico. Ad
eseguire l’autopsia un medico legale proveniente da Napoli. Oltre al consulente
della Procura erano presenti all’autopsia anche i medici Luigi Mastrangelo (nominato dalla famiglia del 38enne) e Giovanni Zotti (nominato dal medico dell’hospice).

Nel corse dell’esame sono stati prelevati dei tessuti dagli organi su cui
saranno effettuati gli esami istologici.

Tutto ha avuto inizio alcuni giorni fa. M.G. ricoverato in un ospedale della Toscana viene dimesso in quanto ormai pare avesse  circa 48 ore. I familiari nel soddisfare
uno degli ultimi desideri dell’uomo decidono di riportarlo a casa così, partono da Battipaglia con ambulanza a seguito e con il medico dell’hospice.

Il 38enne affronta il lungo viaggio assistito dal camice bianco che prosegue la terapia del
dolore che era stata prescritta dai colleghi della Toscana. Giunti a casa M.G. viene sistemato nel suo letto. Il medico era andato via da meno di un’ora quando viene richiamato dai familiari che comunicano il decesso del congiunto.

Il medico torna presso l’abitazione dell’uomo per redigere il certificato di decesso. A
quel punto i familiari tentano di organizzare il rito funebre ma la salma
viene bloccata dall’esposto che nel frattempo è giunto in Procura

Fonte Le Cronache in edicola mercoledì 24 gennaio 2018

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