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Basket: il salernitano Peppe Poeta vince la Coppa Italia con il Torino

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La prima volta non si scorda mai. E non fa niente se arriva ad “appena” 32 anni. Con il naso rotto e la mascherina protettiva, ferite al sopracciglio ed al labbro, con un polpaccio in disordine per un principio di stiramento accusato in semifinale, Peppe Poeta trascina la Fiat Auxilium Torino alla vittoria della Coppa Italia. Primo trofeo in bacheca per il cestista salernitano, prima volta anche per il team piemontese. Mentre Vujacic mette a segno il lay up del 69-67 con cui decide la finalissima contro la più accreditata Brescia, Poeta sembra incredulo.

Seppure in precarie condizioni fisiche Zeppola in finale, su una gamba sola, segna 7 punti e dispensa 4 assist, meritando 12 di valutazione che ne fa il migliore in campo dei suoi. I piemontesi mettono in riga una dopo l’altra Venezia, Cremona e Brescia. Eppure nell’ultimo mese tra scelte azzardate a livello societario, cambi di allenatori (da Banchi a Recalcati fino ad arrivare alla promozione dell’ex assistente Galbati), Torino si è ritrovata con una squadra sull’orlo di una crisi di nervi, con uno spogliatoio a pezzi e diversi giocatori acciaccati. Nel momento più difficile, però, è venuto fuori il carattere dei componenti del roster piemontese, che hanno trovato proprio in Poeta il loro leader.

Il ragazzo nato cestisticamente a Battipaglia, cresciuto poi nelle giovanili della Pallacanestro Salerno (con cui ha esordito pure tra i “grandi”) e che poi ha militato nelle file di Veroli, Teramo, Bologna, Baskonia, Manresa, Trento e, quindi Torino, in carriera aveva ricevuto diversi premi individuali e aveva indossato più di 100 volte la canotta della nazionale maggiore italiana. Eppure, a livello di squadra prima di domenica non era mai riuscito a vincere nulla. Prima di domenica. Sarà per questo che al ritorno a Torino, alla stazione di Porta Susa, dove l’Auxilium ha ricevuto l’abbraccio dei suoi tifosi, il cestista salernitano sembrava ancora un po’ spaesato. Oggi, forse, “Zeppola” sta iniziando a realizzare la portata dell’impresa compiuta dalla sua squadra.

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