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Diagnosi sbagliata: chiesto all’Asl risarcimento per una 17enne

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Anche l’Asl è stata chiamata in giudizio per il presunto caso di malasanità ai danni di una 17enne salernitana colpita da appendicite, trasformatasi poi in peritonite, a causa di un’errata diagnosi.

La disavventura della 17enne salernitana cominciò ad aprile di tre anni fa. La ragazza avvertiva forti dolori addominali. In un primo momento non gli diedero troppo peso in famiglia, conoscendo la patologia della quale la ragazza soffriva durante il ciclo mestruale. La dismenorrea.

Non si preoccuparono più di tanto proprio perché c’erano stati dei precedenti. I dolori non diminuirono col passare dei giorni. Ne passarono quattro. La situazione peggiorò e i familiari chiesero l’intervento della guardia medica prima e del 118 in seguito. A casa della diciassettenne giunse l’equipe di soccorso guidata dal medico P.L. che eseguì un esame obiettivo sulla paziente e suggerì una terapia.

La diagnosi, ancora una volta, fu dismenorrea. Allora i genitori della diciassettenne fecero ricorso al medico di famiglia. C.L. non ritenne di visitare a domicilio la paziente, rimettendosi alla terapia suggerita dalla collega del 118. Non soddisfatti delle due consulenze mediche, i genitori portarono la ragazza al pronto soccorso dove le fu diagnosticata la peritonite acuta.

 

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