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Appello a Marco Mezzaroma: «Solo lei può salvare la Salernitana»

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Tra Lotito e la Curva Sud i rapporti restano tesi, tesissimi. Un braccio di ferro che ha determinato la contestazione forte ma pacifica degli ultras granata che per 15 minuti hanno disertato gli spalti. Dopo un quarto di clima surreale gli ultras hanno fatto il loro ingresso sugli spalti al coro “Lotito…. Salerno non è la Lazio” .

Nonostante i cori contro di lui, nonostante il ko interno col Cittadella Lotito non è sembrato affatto turbato dalla contestazione.  In un video amatoriale diffuso in rete al triplice fischio si vede il co-patron agitare l’indice al ritmo della contestazione, a mo’ di direttore d’orchestra, seduto in tribuna vip.

Sugli striscioni c’era scritto: «Pretendiamo una società con ambizioni, degna di questa città e dei suoi colori», recitava lo striscione esposto nel quarto d’ora iniziale, sostituito poi con un altro eloquente messaggio: «Questi 15 minuti vi siano stati da esempio, altrimenti andate via da Salerno».

Il patron ha guardato, senza batter ciglio. Poi, l’autoironia a ritmo di musica. A fine partita è svicolato da un’uscita secondaria– il varco 25, quello dell’ex sede sociale – per evitare giornalisti e tifosi.

Non c’era Marco Mezzaroma. Ma proprio al co patron, molto più equilibrato, attento e riflessivo gran parte della tifoseria si rivolge in queste ore per prendere in mano il timone del club. A mezzo social sono in tanti a sostenete che Mezzaroma ha le qualità, lo stile ed anche la forza economica per gestire in prima persona le vicende di casa granata. Il rapporto ad oggi tra Lotito e parte della tifoseria appare compromesso con uno strappo difficilmente ricomponibile.

In questo momento servono parole di distensione. La Salernitana è patrimonio di tutti e il clima ostile che si registra a Salerno in queste ore non giova a nessuno: nè alla squadra, nè alla proprietà, nè alla tifoseria.

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