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Codacons su boom gioco d’azzardo, colpa di Sindaci e Questure

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Se il gioco d’azzardo “cala tra giovani, è boom tra adulti tra i quali i malati da gioco sono quadruplicati in 10 anni: la colpa è di sindaci e questure che autorizzano aperture selvagge di sale slot”. Lo afferma il Codacons commentando lo studio del Cnr sul gioco d’azzardo in Italia ed annunciando una “raffica di denunce contro le amministrazioni locali”. Il gioco d’azzardo, sottolinea il Codacons in una nota, “è e rimane una grave piaga del nostro paese, e troppo poco è stato fatto dalle istituzioni per tutelare i cittadini dal business dei giochi”.

La ricerca Cnr, rivela il presidente Codacons, “evidenzia che il gioco sarebbe calato tra i giovani, ma al tempo stesso registra una quadruplicazione dei malati da gioco d’azzardo nel nostro paese, il cui numero aumenta dai 100.000 stimati nel 2007 (0,6%) ai 400.000 nel 2017 (2,4%). Una vera e propria emergenza sociale destinata ad aggravarsi nei prossimi anni, considerato che il numero di italiani che hanno giocato d’azzardo almeno una volta è in costante crescita e passa dai 10 milioni del 2014 ai 17 milioni del 2017”.

“La colpa dell’esplosione del gioco d’azzardo e della ludopatia in Italia è da attribuire a sindaci e questure che autorizzano in modo indiscriminato le aperture di sale slot sul territorio, luoghi pericolosissimi che spuntano in modo selvaggio e invadono le periferie delle città attirando un numero sempre crescente di giocatori. In tal senso è in arrivo una raffica di denunce del Codacons alle Procure contro le amministrazioni locali, colpevoli di alimentare il gioco e la dipendenza omettendo di limitare le aperture di sale slot, e danneggiando così la salute dei cittadini”.

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