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Treno andava fermato! Cassazione condanna Rfi per rogo 24 maggio ’99

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Quel treno andava fermato e non avendolo fatto Le Ferrovie di Stato dovranno risarcire i danni ai familiari di un tifoso della Salernitana morto il 24 maggio 1999 (insieme ad altri tre coetanei) a causa di un incendio divampato sul treno, proveniente da Piacenza e diretto a Salerno, che era stato adibito al trasporto di 1.500 sostenitori della squadra campana. La terza sezione civile della Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla societa’ ferroviaria contro la sentenza con cui la Corte d’appello di Salerno aveva parzialmente accolto la richiesta di risarcimento avanzata dai genitori e dalla sorella della vittima, respinta invece dal giudice in primo grado.

Il treno lungo il tragitto era stato devastato dai tifosi e gli estintori erano stati tutti scaricati dagli stessi supporters facinorosi. Cosi la Suprema Corte, condividendo tali conclusioni, rileva che “poiche’ il personale del convoglio aveva avuto la percezione che il treno mancava degli estintori ed ha consentito la ripartenza del treno dalla stazione di Nocera Inferiore pur nella consapevolezza che si doveva attraversare una lunga galleria, tale comportamento, o meglio l’omissione dell’adozione di un comportamento di fermo del treno in quella stazione, in quanto determinativo di una situazione di moto del treno nella quale, ove si fosse sviluppato un incendio, non sarebbe stato possibile intervenire con la ordinaria dotazione di sicurezza, rappresentata dall’estintore presente in ogni carrozza, ha svolto un rilievo concausale nella determinazione dell’evento, sebbene l’incendio fosse stato appiccato dolosamente da terzi”.

Fonte PuntoAgronews

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