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Abusi sulla figliastra, condanna e arresto per un bancario

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Dodici anni di reclusione e arresto immediato per pericolo di fuga: si è chiuso così il processo di primo grado a carico del bancario accusato di molestie sessuali commesse nei confronti della figliastra. La sentenza di primo grado è stata emessa ieri pomeriggio.

L’indagine fu condotta dal sostituto procuratore Valeria Vinci, mentre l’uomo era difeso e assistito dall’avvocato Raffaele Astarita. Dopo la lettura del dispositivo, il tribunale ha disposto apposita ordinanza in carcere per l’imputato, scortato al commissariato di polizia e poi, in serata, nel carcere di Fuorni. Il motivo è il pericolo di fuga e la sottrazione alla misura cautelare.

L’inchiesta era nata dopo la denuncia sporta dalla madre della piccola, ex moglie dell’attuale imputato. Una denuncia che era maturata dopo che la donna aveva notato alcuni problemi di tipo fisico nella propria figlia, che aveva pensato poi di far visitare da un medico. Seppur dopo diverse reticenze da parte della minore, la madre, insistendo, aveva poi scoperto la verità.

Secondo l’impianto accusatorio l’uomo avrebbe compiuto le attenzioni sessuali nei confronti della sua figliastra per anni, con gli episodi cominciati quando la piccola aveva otto anni fino a quando ne aveva dodici.

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