Site icon Salernonotizie.it

Abusò della figlia minorenne della collega: nei guai pubblicitario salernitano

Stampa
Una mamma ha dovuto ricostruire in una aula del tribunale di Salerno il calvario della figlia abusata sin dall’età di sei anni da un collega di lavoro della donna.

Un racconto drammatico quello della madre della ragazzina, parte civile nel procedimento attraverso l’avvocato Viviana Caponigro. La donna ha confermato ogni accusa a carico dell’imputato un 54enne agente pubblicitario di Salerno assistito dall’avvocato Tullio Toriello sul cui capo pende la pesantissima ipotesi di reato di violenza sessuale aggravata.

Le prime attenzioni a sfondo sessuale sarebbero arrivate addirittura quando la ragazza frequentava i primi anni della scuola Primaria. A sei anni.

Colui che era una figura di famiglia, una persona fidata, si lasciava ad atti non praticabili con una fanciulla. Tali attenzioni, spingendosi sempre oltre, sono andati avanti fino all’adolescenza. Solo quando la vittima è cresciuta, si è resa conto che non si trattava di giochi innocenti. Si è chiusa in se stessa e si è lasciata andare a pratiche di autolesionismo.

L’uomo – secondo la pubblica accusa – non si è fermato neppure quando la ragazzina ha avuto la sua prima storia di amore con un coetaneo. A costruire l’impianto accusatorio c’è il responso dell’incidente probatorio, le relazioni dei periti e una certificazione medica che attesta lo stato di depressione in cui è piombata la ragazza.

Exit mobile version