Di quei manifesti una esponente del movimento anti vaccinista dovrà ora rispondere, dopo che è arrivata la sentenza sul caso: i numeri riportati da quei manifesti non erano, infatti, relativi ai bambini “danneggiati” dai vaccini, ma semplicemente al numero di segnalazioni ricevute nello stesso triennio dall’Aifa.
La condanna penale comporterà un pagamento di 400 euro, scrive il Gazzettino di Modena. E se già all’epoca delle affissioni il movimento “Riprendiamoci il pianeta”, di cui la donna fa parte, aveva ammesso il proprio errore sui numeri, secondo la magistratura “la diffusione di tali contenuti fa leva su false informazioni in grado di disorientare immotivatamente i cittadini”.