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Criminalità: pubblicata la relazione semestrale della DIA per il salernitano

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Tra gli spunti interessanti della relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia c’è senz’altro il capitolo dedicato agli appalti pubblici. E’ qui che spesso prende forma la saldatura tra potere politico e potere economico con la criminalità organizzata. Gli uomini della Dia hanno portato alla luce numerosi tentativi di infiltrazione malavitosa nelle gare pubbliche che riguardano la realizzazione di infrastrutture e gli insediamenti strategici d’interesse nazionale ma anche opere di interesse locale.

Le imprese passate al setaccio sono quelle al lavoro su cantieri con importi oltre soglia: si tratta di 857 società e di oltre 3000 persone a loro riconducibili. In questo contesto, a novembre, la Dia ha notificato la conclusione delle indagini preliminari a 33 persone per la vicenda Porta Ovest, accusati di malversazione a danno dello Stato, indebita percezione di fondi pubblici, abuso d’ufficio, falsità ideologica, crollo di costruzioni nel cantiere per le gallerie dal Cernicchiara a Via Ligea.

Ne è conseguito un sequestro preventivo di beni per 31 milioni di euro. Senza contare la bancarotta fraudolenta scoperta in seguito al dissesto dei conti dell’Istituto Autonomo Case Popolari, con accuse formulate nei confronti di sette indagati nell’operazione Scudo.

Ma nella relazione semestrale della Dia si segnala soprattutto l’inchiesta denominata Sarastra, che vede protagonista l’ex sindaco di Scafati Pasquale Aliberti e le sue presunte contiguità con elementi del clan Loreto-Ridosso. Gli indizi portano allo scambio elettorale politico-mafioso, alla minaccia aggravata, alla violenza privata ed all’estorsione. Una vicenda che ha portato al lungo commissariamento del Comune di Scafati.

 

 

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