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Salerno, Amatruda: «Basta silenzi sulla criminalità che usa le donne»

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“Basta silenzi. La zona litoranea di Salerno è invasa da prostituite, povere ragazze costrette a vendere il loro corpo. Da tanto tempo, da troppo tempo nella indifferenza di tutti. Alcuni mesi fa lanciammo le prime denunce, seguite dalla indignazione di qualche giorno e poi tutto è tornato peggio di prima”. Così in una nota e sui social, Gaetano Amatruda che è vice coordinatore provinciale di Forza Italia Salerno, con Davide Scermino e Luca Lamberti dell’Associazione ‘Andare Avanti’.
Ieri notte sono intervenuti ancora ed ancora, loro una telefonata alle forze di polizia delle 00:57, hanno sollecitato interventi.
“Giovani donne, molte minorenni, utilizzate dalla criminalità organizzata, da delinquenti che hanno preso la gestione di una parte della città.
L’Amministrazione comunale – sottolineano – ha abbandonato la zona Sud della città che vive nel degrado più totale. Proprio lì dove la intuizione di un imprenditore privato, con Marina d’Arechi, andava accompagnata con più coraggio perché è fiore all’occhiello ed accesso alla città per chi viene dal mare. Proprio lì dove si è consentito ai signori del cemento di innalzare palazzoni senza una logica d’insieme. Senza i servizi necessari, senza visione.
Si faccia qualcosa e subito”. “Non è combattere il fenomeno della prostituzione, è proteggere giovani ragazze costrette dalla violenza. È – rilanciano – fermare i criminali che le usano, che le portano li’, che le controllano, che le ospitano.
Il Sindaco di Salerno, che ha deciso di rovistare fra i sacchetti dei rifiuti e che è protagonista nella guerra ai parcheggiatori abusivi, trovi qui un po’ di coraggio.
Chieda la convocazione di un tavolo con questore e prefetto, coinvolga le forze della polizia municipale. Si fermi questa vergogna”.
“Si sveglino quelli che gioiscono per un barcone fermato, quelli del ‘aiutiamoli a casa loro’. Si trovi la forza di combattere la criminalità organizzata che vuole essere, violentando il corpo di giovani straniere, padrona della città” concludono
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