“Temiamo che il numero delle vittime e dei feriti sia destinato ad aumentare perché sono ancora in corso le operazioni di rimozione dei detriti della parte del ponte caduto”, ha detto il capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli. Non sarebbero coinvolte persone nelle case o in transito sotto la struttura, ma solo gli occupanti dei veicoli caduti. Il ministro degli Interni Matteo Salvini parla di “almeno una trentina di morti accertati”.
Il 118 ha dirottato tutte le ambulanze disponibili. “La dimensione è epocale, decine di morti tra chi è precipitato dal viadotto chi è rimasto incastrato sotto le macerie. I vigili del fuoco insieme ai sanitari stanno tirando fuori i pazienti, qualcuno è già arrivato negli ospedali di Genova. Abbiamo l’appoggio pieno di Lombardia e Piemonte, tutti gli ospedali sono a disposizione. Siamo lavorando ma in questo momento non abbiamo ancora la dimensione piena del problema”. Lo ha detto Francesco Bermano, direttore del 118 di Genova.
Durante i soccorsi una fuga di gas ha obbligato i vigili del fuoco ad evacuare la zona di intervento. La Protezione civile ha fatto poi sapere che “I servizi sociali hanno messo in piedi strutture per le persone evacuate, si tratta di circa una cinquantina di persone”, ma il numero potrebbe aumentare. Sono state attuate le stesse procedure collaudate per i terremoti. I tecnici di autostrade stanno verificando la tenuta del resto del ponte.
Il tratto crollato, diverse decine, forse centinaia di metri, transita sopra una zona densamente abitata. La maggior parte del viadotto si è schiantato sul greto del torrente Polcevera ma enormi tratti sono precipitati su case, su capannoni e sulle strade sottostanti. Nel crollo sono stati sfiorati anche i capannoni di Ansaldo Energia, una delle principali industrie di impianti per la produzione di energia in Italia.