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Lo Monaco sicuro: «La serie B sarà a 22»

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Si avvicina l’ora X. Serie B a 19 o a 22? E in caso di ripristino del vecchio formar, quali saranno le squadre ripescate?

Le sei squadre in lizza, Novara, Entella, Catania, Ternana, Siena e Pro Vercelli, sono sicure che il campionato cadetto tornerà a 22 squadre, così come sono certe che ad ognuna di loro spetti il posto in serie B. Lo scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola

Guerra di ricorsi incrociati, di battaglie tra questi club che hanno poi portato la Lega B a propendere per un torneo a 19. Una decisione, definita unanime, ma che secondo alcune indiscrezioni non avrebbe convinto tutti i club cadetti.

A decidere, però, sarà il Collegio di Garanzia del Coni, presieduto da Frattini che tempo fa aveva lasciato intuire come la B a 22 potrebbe essere più che una semplice ipotesi.

Venerdì mattina di deciderà il format, poi nel caso gli eventuali ripescaggi. Novara e Catania hanno scontato penalizzazioni negli ultimi anni e sarebbero escluse. I piemontesi però, hanno vinto il ricorso poi congelato circa la propria ripescabilità. Il Catania si è accodato e spera. Con Lo Monaco, ad etneo, sempre più su tutte le furie: “C’è da gridare allo scandalo visto che il calcio è in mano ai “pupari”.

La sicurezza del patron della Ternana Bandecchi, che parla ai media facendo capire di essere in Serie B, mi fa intuire che tutto sia scritto. Vediamo che succede dopo due gradi di giudizio a favore della Novara e per noi di riflesso. Per me la B sarà a 22 squadre. Se dovesse prevalere la situazione del tipo “accontentiamo tutti” si cercherà di rendere nullo il reclamo del Novara. Mi auguro che il 7 settembre vinca la legalità con Novara e Catania in B”.

Sullo sfondo c’è la grottesca situazione del l’Avellino di Taccone. Dopo lo scandalo fideiussioni, il patron biancoverde ha chiesto la riammissione o un maxi risarcimento di 30 milioni alla Figc. Il ricorso si discuterà il 13 settembre. C’è chi spinge per un’iscrizione in Serie c a titolo di risarcimento, mentre in D c’è già il nuovo Avellino. In fin dei conti perché meravigliarsi?

Fonte Le Cronache

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