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I granata proveranno a sfatare il tabù al “Tombolato”

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Su un campo tradizionalmente ostico, quello del Cittadella, dove la Salernitana ha vinto solo una volta nella sua storia (ma in Coppa Italia, nel 2000, con un gol di Davidi Di Michele), i granata cercheranno di sfatare in un sol colpo diversi tabù. La prima vittoria al “Tombolato” potrebbe segnare infatti una svolta dal punto di vista del rendimento esterno, dove finora il team di mister Colantuono ha palesato qualche difficoltà di troppo.

Con 3 punti all’attivo (frutto di 3 pareggi e 2 sconfitte nelle 5 partite disputate) la Salernitana è 16esima (e dunque in piena zona play out) nella speciale classifica delle gare in trasferta. A secco di vittorie esterne da 6 mesi (l’ultimo hurrà lontano dall’Arechi risale allo scorso mese di marzo, in casa dell’Ascoli, 1-3 con doppietta manco a dirlo di Bocalon e gol di Casasola e Carpani) i granata in versione “da viaggio” in questo campionato stanno facendo una fatica incredibile a segnare.

In trasferta la Salernitana ha trovato la via della rete solo 3 volte in 5 gare (in casa i gol fatti sono quasi 2 di media, 11 in 6 match) e 2 di questi gol sono giunti nella sola partita di Lecce (terminata 2-2). Questo significa che in 3 circostanze la squadra granata non è riuscita a battere il portiere avversario (anche a causa dell’esiguo numero di occasioni create e di tiri nello specchio della porta effettuati).

Bocalon (2 volte) e Castiglia sono gli unici calciatori della rosa ad essere riusciti a compiere l’impresa di andare a bersaglio nelle gare esterne. La sensazione, dunque, è che sia arrivato il momento di voltare pagina, sotto diversi punti di vista.

In primis, la speranza è che la Salernitana possa affrontare le partite in trasferta con piglio battagliero (come fa tra le mura amiche), che la manovra possa risultare più fluida, che gli avanti possano ricevere un numero maggiore di palloni giocabili e che non debbano solo fare lavoro “sporco. Senza dimenticare, però, che la prima necessità da assolvere è quella di rendere meno perforabile la retroguardia, visto che in trasferta sono già arrivati 8 gol al passivo (contro i soli 3 subiti in casa).

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