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Il killer dei gatti confessa: «Era un rito propiziatorio»

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Sono due cittadini cubani, che vivono a Battipaglia da tempo i presunti autori della strage di gatti che va avanti da mesi nella città di Battipaglia. L’uomo a bordo della sua auto lanciava per strada le esche che hanno ucciso centinaia i gatti. Il 33enne fermato avrebbe confessato e confermato le circostanze contestategli dagli investigatori e sostenuto che si trattava di un rito propiziatorio.

Ascoltata anche la compagna dell’uomo. Entrambi sono stati denunciati a piede libero. La svolta nelle indagini c’è stata grazie ai volontari della associazioni animalisti, che di notte sono riusciti ad intercettare l’auto da cui venivano lanciate le esche.

I due restano a piede libero in quanto manca la prova fondamentale, ossia l’esito delle analisitossicologiche sulle esche e sui gatti, condotte dai tecnici dell’Istituto zooprofilattico, che non hanno ancora fatto pervenire i risultati a Palazzo di Città scrive il quotidiano La Città oggi in edicola

Ad ogni modo, i caschi bianchi hanno inoltrato informativa di reato alla Procura della Repubblica di Salerno.

 

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