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Crisi Treofan, Prete a Il Mattino: «Governo inconsistente e snobbato»

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Alla fine, dopo due mesi di presidio permanente la Jindal ha comunicato ai lavoratori della Treofan di Battipaglia la chiusura dello stabilimento.

Contestualmente è stata attivata la procedura di licenziamento collettivo per 65 lavoratori salernitani. Sul caso Treofan Il Mattino, oggi in edicola, ha intervistato il presidente di Confindustria Salerno Andrea Prete che per primo si era interessato della vicenda ed aveva anche scritto una accorata lettera all’ambasciatrice indiana, Reenat Sandhu, per chiedere l’intervento sulla proprietaria di Treofan, la Jindal.

«Mi lasci sottolineare l’assoluta inconsistenza del governo sul caso Treofan – ha detto Prete – . Io sono andato in visita il giorno di Natale, il vice premier (Luigi Di Maio, nda) è andato il giorno successivo. Hanno convocato dei tavoli, ma sono stati snobbati dalla proprietà. Oggi ci dicono di aver coinvolto l’ambasciata, quando già lo avevo fatto io. Questo è un governo che parla molto, ma fa pochi fatti».

Poi aggiunge: «La Jindal non ha comprato per cedere ad altri gruppi, ma per togliere un concorrente dal mercato. Non la cederanno a nessun altro, per non avere un altro concorrente sul mercato. Non c’è da essere ottimisti in questo senso, ma questo non vuol dire che non si debba combattere e tentare tutto il possibile fino alla fine».

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