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La Salernitana si gioca tutto nelle prossime due trasferte

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Due trasferte attendono la Salernitana. Ascoli prima e Verona poi. In 180 minuti la Salernitana si gioca campionato, faccia e credibilità. La crisi di risultati, interrotta solo dall’exploit di Palermo e dallo striminzito punto di Padova vede la Salernitana incapace di invertire la rotta.

Incapace di creare un gioco offensivo adeguato, incapace di trovare una identità tattica ben precisa. Il cambio in panchina non è coinciso con il cambio di passo. Tre sconfitte consecutive interne interrotte solo dalla vittoria con il Foggia a tempo praticamente scaduto. Una squadra che non si è rialzata dopo le tre battute d’arresto sotto la gestione Colantuono.

Un ruolino di marcia preoccupante. In pratica nelle ultime 10 partite la Salernitana ha vinto solo 2 volte ne ha pareggiate altrettante e ne ha perso sei rendimento che colloca la Salernitana nei bassifondi al terzultimo posto assieme a Carpri, Crotone e Padova le squadre che hanno fatto peggio assieme alla Salernitana. Alla crisi di risultati si aggiunge la crisi tecnica con Gregucci che se ha dato maggiore verve alla squadra non ha tradotto il lavoro in punti.

La classifica da una mano alla Salernitana quasi come se aspettasse la squadra granata che ora, però, non può perdere ulteriore terreno. Al termine delle due trasferte si tireranno le somme. Non ci sono più alibi e bonus, per nessuno. Ora anche da Gregucci ci si aspetta di più. L’allenatore pugliese nelle prime quattro di ritorno ha ottenuto quattro punti uno in meno di Colantuono contro gli stessi avversari nel girone d’andata

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