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‘Gli arbitri e Gioacchino’ – terza puntata (di Adolfo Gravagnuolo)

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Se l’arbitro si era comportato decentemente non accadeva nulla anzi ci sono stati direttori di gara usciti tra gli applausi, Pairetto, Collina ed altri.

Adesso entra in scena Gioacchino Masullo l’autista che accompagnava gli arbitri a Capodichino o alla stazione ferroviaria di Napoli. Gioacchino e’ un grande tifoso della Salernitana e durante il periodo privo di dirigenza ha aiutato sempre i Clubs nelle battaglie per avere una società normale come gli ultimi anni.

Gioacchino partiva con la macchina dall’ interno dello stadio con dentro l’ arbitro poi superava la grande cancellata e la Sua macchina domenicalmente poteva essere oggetto di calci e pugni sui vetri e sulla lamiera o andava tutto bene.

Una domenica, Gioacchino ebbe l’ infelice idea di venire al VESTUTI con una macchina nuova e coincise con un arbitraggio non molto felice.

Gioacchino non si faceva passare la mosca sotto al naso e se si trattava di esporsi lo faceva facendosi rispettare, una volta l’ ho visto fuori casa mi sembra di ricordare una trasferta in Puglia che senza tentennare rispose colpo su colpo nelle solite ” confusioni” .

Cosa accade ? Gioacchino capisce che il momento è delicato perché la macchina e ‘ nuova e prima di uscire in piazza Casalbore con l’ arbitro contestato, decise di affrontare i tifosi , prima di persona e senza macchina e arbitro e compare dal cancello appena un po’ aperto e urla ” ‘ uagliu’ vi conosco a tutti quanti e vi veng a piglia’ sott ‘ i cas ‘…..a macchina e’ nova”

Uscita la macchina nuova guidata da Gioacchino e con dentro l’ arbitro accadde di tutto tra fischi ,pernacchi , parolacce e qualche timido calcio alla macchina nuova .
Io a distanza di oltre 30 anni ricordo la scena e rido ancora.
Continua domani sera” l ‘ arbitro Tuveri di Cagliari e la mamma”.

Adolfo Gravagnuolo

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