I medici si sono accorti subito che il feto, al nono mese, la cui nascita era prevista per martedì prossimo con un parto cesareo, era già morto. A quel punto tutte le cure sono state dirette a salvare la donna, anche lei in pericolo di vita. Quando i medici hanno comunicato quanto accaduto ai parenti, è scoppiata la rabbia di questi ultimi che hanno cominciato a inveire e minacciare i sanitari, sia medici che infermieri.
“Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza ingiustificato e ingiustificabile. Se la rabbia per una vicenda che va certamente chiarita è assolutamente giustificabile – dichiara il consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione sanità Francesco Emilio Borrelli – non è accettabile aggredire o minacciare il personale medico”.
“Ho chiesto all’ospedale di aprire una inchiesta interna per sapere le motivazioni della morte del feto ma allo stesso tempo ritengo giusto procedere a denuncia verso coloro che hanno minacciato i medici. Infine sottolineo ancora una volta la necessità di prevedere da parte della Questura un presidio delle forze dell’ordine nei pronto soccorso della provincia di Napoli”.