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Ventura a Il Mattino: «Chi ammazza il campionato? La Salernitana»

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«Sono venuto senza nemmeno aver ben chiaro cosa ci fosse dall’anno scorso. Sono venuto con l’entusiasmo di un bambino. Il merito? Di Mezzaroma, del  direttore Fabiani, ma sopratutto di Lotito, ovviamente. È un vecchio amico e mi ha chiamato chiedendomi una mano per ricostruire. A me i progetti, quelli belli, piacciono. E allora ho detto subito sì.  Poi ero a casa da 6 mesi, il calcio è la mia vita e allora mi sono detto: Ma sì, vado in campo».

Lo dice Gian Piero Ventura in una intervista a Il Mattino oggi in edicola. Ventura parla della Nazionale, del Chievo della favorita per la vittoria dello scudetto ma soprattutto di Salernitana

«I risultati non arrivano certo per caso, ma abbiamo creato un grande gruppo. I giocatori mi hanno dato il massimo della disponibilità e questa è stata una piacevolissima sorpresa. Provo affetto nei confronti di questo gruppo, perché i miei ragazzi sono andati oltre da ogni punto di vista. Li vedo negli allenamenti: non ce la facevano, ma volevano continuare. Una cosa più unica che rara».

Su Cerci dice:  «Era stanco di esperienze poco positive e voleva dimostrare di essere ancora un giocatore di calcio. Le sue motivazioni mi sono piaciute e l’ho ritrovato con estremo piacere. Sta lavorando tantissimo, forse come mai prima d’ora. Con la testa è già molto avanti. È uno swarovski: brilla se lo lucidi, se no si rompe».
Ventura spera di vedere un Arechi pieno per il derby ed alla domanda su chi può ammazzare il campionato dice ridendo: «La Salernitana!». E se non fosse uno scherzo?

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