Il legale incaricato dal Comune di Roccapiemonte, Gaetano Maiorino, avverso all’atto ingiuntivo, ha proposto opposizione in quanto, parte della somma, pari ad oltre 820 mila euro, risultava dovuta, mentre alcune fatture sono state oggetto di contestazione. Dopo la sentenza di primo grado avversa, il Comune ha proposto appello, ed i Giudici, tenuto conto della validità delle eccezioni mosse, hanno ritenuto di sospendere parzialmente la sentenza di primo grado con riferimento alle somme che erano state oggetto di contestazione. Successivamente è stata raggiunta una transazione con il Consorzio, relativa alla sola sorte capitale con esclusione degli interessi, e già integralmente onorata dall’Ente.
La sentenza emessa dalla Corte d’Appello ha riformato quella di primo grado, ritenendo fondate le eccezioni avanzate dal Comune di Roccapiemonte, ed ha accolto le istanze dell’Ente che sarà tenuto a pagare soltanto una delle fatture inevase pari a circa 35 mila euro più spese legali, con un risparmio totale rispetto alla cifra iniziale di circa trecentocinquantamila euro.
“Siamo soddisfatti per l’andamento e la conclusione di questa vertenza, che pendeva come una spada di Damocle sulle casse comunali del Comune e su quelle delle famiglie di Roccapiemonte. Un ringraziamento va all’avvocato che si è occupato della vicenda ed ha raggiunto il risultato positivo” ha dichiarato il Sindaco Carmine Pagano.