Ventura – secondo la ricostruzione de Il Mattino – ha replicato parlando nuovamente delle scorie negative della passata stagione e non del tutto eliminate, del ritiro che è servito a depurarsi, non solo di natura punitiva, come spesso si dice e scrive in questi casi, ma anche per rasserenarsi e fare una ricognizione su tutto, compresi cibo e riposo.
Ha chiarito la reazione emotiva con la quale ha approcciato il secondo tempo della sfida al Cittadella: era contrariato dopo l’intervallo, perché non si può sempre assistere a una partita doppia, giocata bene dalla squadra solo quando decide di destarsi dal torpore.
Infine ha posto l’accento su alcune situazioni che il ritiro ha aiutato a far rientrare, riferendosi in particolare ai momenti di gloria e di notorietà che alcuni giovani calciatori non sarebbero riusciti a gestire bene. Si è parlato poi di obiettivi. I tifosi hanno evidenziato al mister il comunicato della società dello scorso aprile in cui si annunciava di voler puntare direttamente alla promozione in serie A.
Ventura ha replicato e ha spiegato di non aver mai ricevuto mandato di conquistare la massima serie, piuttosto di provare a disputare un buon campionato, magari da concludere con un piazzamento nei playoff.
Qui il problema: una cosa è provare, un’altra attrezzarsi con una campagna acquisti a cinque stelle perché bisogna essere promossi in tutti i modi, ad ogni costo.
«Visto che a noi l’hanno promesso – hanno rincarato i tifosi – , fatti prendere giocatori buoni e subito, altrimenti…».
Non c’è stato bisogno di concludere la frase, perché pare che Ventura l’abbia completata a propria volta, manifestando determinazione a completare un percorso migliorando il tasso tecnico della squadra. In caso contrario, mancherebbero condizioni per proseguire