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Artigianato: molte imprese campane chiedono ancora la CIGD per i dipendenti

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Sono 7326 le aziende dell’Artigianato che, in Campania, hanno fatto richiesta di cassa integrazione per i propri dipendenti ad Ebac Campania che continua a registrare, secondo il report di oggi martedì 26 maggio, nuove richieste, anche a lockdown terminato e ripresa delle attività produttive.

Nel dettaglio provinciale da Napoli e provincia sono giunte 3095 domande di adesione, da Salerno 2028, a Caserta 915, 855 da Avellino e 433 da Benevento.  Nella maggior parte dei casi si tratta di aziende che, in un primo momento, avevano richiesto, sbagliando, alla Regione Campania gli ammortizzatori sociali per i dipendenti, anche se, da mesi a questa parte, viene ribadito da tutti gli interlocutori istituzionali che, per il settore dell’Artigianato, indipendentemente dal numero dei lavoratori, il riferimento è Fsba.

Per questo, anche l’Ebac ricorda, ancora una volta, a tutti i consulenti che, per questo comparto, solo Fsba può intervenire. “Con questa pandemia abbiamo avuto l’opportunità di consolidare il sistema bilaterale perché il governo ha riconosciuto il ruolo di Fsba, assegnando i fondi per il pagamento dei lavoratori – ha dichiarato il neo direttore di EBNA, Valter Recchia interloquendo con il direttore di Ebac Campania, Bruno Milo- il decreto rilancio ha assegnato circa 800 milioni a Fsba ed ulteriori cinque settimane di cassa integrazione da subito ed altre quattro settimane da settembre”.

“Ma ci preoccupano i tempi burocratici di trasferimento delle risorse. Noi auspichiamo che siano i più veloci possibili, per consentirci di completare marzo e pagare il mese di aprile. Poi saranno necessari da parte del governo ulteriori stanziamenti”.

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