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Concessioni demaniali e trasporto marittimo: pioggia di indagati in Costa d’Amalfi

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Sottufficiali della Guardia Costiera, ufficiali in quiescenza ma ancora influenti nel loro ambiente e imprenditori e consulenti del settore marittimo hanno subito ieri mattina perquisizioni in abitazioni e uffici da parte della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera di Napoli che hanno sequestrato documentazione cartacea e informatica attinente ai temi di indagine per le ipotesi di reato di corruzione. Si tratta di “corpi di reati” e di “cose pertinenti ai reati”. Perquisizioni scattate a seguito della consapevolezza dimostrata dai protagonisti delle indagini di essere sospettati e monitorati. La Polizia Giudiziaria, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, ha agito in diversi comuni della Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina, oltre a Napoli, Salerno, Avellino e in provincia di Messina.

Dalle concessioni demaniali al trasporto marittimo e i servizi turistici, è finito tutto nel mirino della Procura Antimafia di Napoli, con il pm Giuseppe Cimmarotta ed Henry John Woodcock. Il mandato della Guardia di Finanza – come scrive il quotidiano Metropolis oggi in edicola – ha spinto i militari a setacciare gli uffici dell’Unità Operativa Dirigenziale trasporto marittimo e demaniale, ricercando mail, file, atti e qualunque prova tangibile relativa alle concessioni demaniali dalla Costa d’Amalfi a Sorrento, Capri e Torre Annunziata, passando anche per le abitazioni dei funzionari.

Nel dettaglio, le indagini vertono su probabili accordi tra imprenditori e uffici al fine di ottenere la proroga delle concessioni demaniali tramite mazzette o affini. Dunque si pensa alle accuse di corruzione, traffico d’influenze, turbativa d’asta e falso ideologico.

Fonte Il Vescovado

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