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Covid, De Luca: “Virus ancora forte, provoca danni permanenti anche ai giovani”

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Il governatore della Campania Vincenzo De Luca nel corso dell’incontro con l’ordine dei Medici a Napoli sulla rete di medicina territoriale ha parlato della situazione Covid e non solo. Il Presidente della Regione Campania De Luca, attraverso la sua pagina Facebook, ha parlato del Sistema Sanitario della Campania e delle prossime sfide.

Le prossime sfide, che abbiamo davanti come Sistema Sanitario, sono tante. Innanzittuto dobbiamo realizzare una rete di medicina territoriale in sei mesi. Abbiamo vinto diverse sfide in Campania, l’ultima riguarda l’efficienza gestionale dell’emergenza Covid. La realizzazione della rete di medicina territoriale ci servirà ad avanzare rispetto alla griglia Lea, che è uno dei miracoli interni alla fuoriuscita dal Commissariamento. Oggi siamo a 180 punti, dobbiamo arrivare a 230, il massimo. Dobbiamo essere i primi. Questa è la priorità assoluta.

Dobbiamo completare poi il programma di informatizzazione. Siamo partiti da sotto zero. Non c’erano neanche la comunicazione tra le Asl e il registro dei malati della Campania. Abbiamo cercato di mettere in piedi un sistema informatico unico della Sanità Campania, con l’obiettivo di avere un’integrazione piena con le varie piattaforme di categoria. Ci deve essere una gestione unitaria.

L’obiettivo – secondo De Luca – di sostanza è la piena umanizzazione della nostra Sanità per la qualità delle prestazioni e la vicinanza ai cittadini. È davvero una grande sfida. L’uscita dal Commissariamento ci ha permesso di avere un piano per il personale, che ci fa assumere giovani medici, infermieri, amministrativi e tecnici, e una disponibilità finanziaria“.

La situazione Covid secondo De Luca

“Il covid non è una cosa banale, provoca danni permanenti. Non abbiamo superato l’emergenza, l’abbiamo solo contenuta”, ha detto De Luca. “In Campania abbiamo 180mila test da fare per l’apertura serena dell’anno scolastico” spiega De Luca che poi torna sull’emergenza coronavirus:

“E’ una stupidaggine che la carica virale si è indebolita. Noi stiamo registrando negli ultimi mesi un’età media più bassa delle persone colpite da coronavirus, che ora si attesta tra i 18 e i 50 anni. C’è una aggressività del virus verso la popolazione giovanile che è fortissima. Bisogna capire che il covid non è una cosa banale. Puoi avere un contagio asintomatico ma se la cosa è grave si  hanno danni permanenti ai polmoni, ai processi di calcificazione”, conclude De Luca. 

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