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Intascavano soldi del parcheggio: nei guai 6 dipendenti di Amalfi Mobilità

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Truffa ai danni del gestore dei parcheggi comunali, sospesi sei dipendenti della società municipalizzata “Amalfi Mobilità”. Si sarebbero fatti consegnare direttamente la somma per pagare la sosta del parcheggio, senza quindi inserirla nell’apposita cassa automatica, intascando il denaro e causando alle casse comunali un danno di circa 10mila euro.

I carabinieri di Amalfi, nell’ambito dell’operazione, denominata Berma Parking, avevano più volte ricevuto segnalazioni da parte di alcuni fruitori del parcheggio sul porto situato alla fine del Lungomare dei Cavalieri di una inusuale consegna della somma da pagare direttamente all’ausiliario della sosta, invece che presso l’apposita cassa automatica.

I militari hanno accertato, anche grazie alla videosorveglianza che, effettivamente, gli indagati (in oltre 300 episodi in tre mesi di osservazione), dopo aver verificato il tempo effettivo di sosta, si facevano consegnare la somma dovuta brevi manu e, invece di inserire il dovuto nella cassa continua, intascavano il denaro, dando agli automobilisti un gettone “scarico”, che apriva la sbarra posta all’uscita del parcheggio.

Più spesso, invece, invitavano gli utenti ad attendere in auto nell’area di uscita dal parcheggio, riscuotendo direttamente il denaro previsto per la sosta e consentendo l’uscita delle vetture con l’attivazione manuale della sbarra, mediante l’apposito pulsante di emergenza, bypassando così l’utilizzo della cassa automatica.

Nell’ottobre 2019, era stato arrestato un altro dipendente della municipalizzata per gli stessi fatti.

Visti gli elementi raccolti, univoci e fortemente concordanti, nell’arco dei mesi in cui si è svolta l’indagine, supportata anche da attività tecniche di intercettazione telefonica, il GIP del Tribunale di Salerno ha emesso nei confronti degli indagati – che hanno cagionato alle casse comunali un danno di ca. 10.000 euro – la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio o servizio per dodici mesi, con interdizione totale dalle attività ad esse inerenti.

Continueranno ora le indagini per approfondire se ci sia il coinvolgimento di altri soggetti nella vicenda

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