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Ecco come il Covid ha ‘violato’ il Tempio Shaolin: il racconto di Michele Giordano

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«Mi dispiace, ma non potevamo immaginarlo. Per fortuna c’è massima solidarietà da parte di tutti, anche da quelli ai quali abbiamo trasmesso il virus. Facciamo questo lavoro a Baronissi da più di trent’anni, tutti sanno quanto amiamo il nostro mestiere che abbiamo ripreso cinque mesi fa nel totale rispetto delle regole. Viviamo qui da sempre, la comunità ci stima e sa che siamo persone per bene, vittime anche noi di questo Covid che ci ha colpito alle spalle». A dirlo in una intervista a Il Mattino Michele Giordano  34 anni, titolare del Tempio Shaolin, il centro sportivo di Baronissi, tra i più rinomati ed apprezzati che ha dovuto fare i conti con il Covid.

Giordano colpito con il padre Bruno i fratelli e la nipotina ha stilato una lista di 200 contatti consegnata all’Asl per ricostruire la catena. «Papà assume antistaminici – spiega Michele – che hanno camuffato i sintomi, il tampone non ha lasciato scampo. Ma oltre alla preoccupazione familiare ho sentito il dovere di informare i dieci istruttori della palestra e tutte le persone che la frequentano. Contemporaneamente ho fatto una lista di nomi che ho prontamente comunicato all’Asl».

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