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Covid: a Cava de’ Tirreni la protesta dei commercianti ‘Tu ci chiudi, tu ci paghi’

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Manifestazione di protesta dei commercianti cavesi nei pressi della stazione di Cava de’ Tirreni. ‘Tu ci chiudi tu ci paghi c’era scritto su uno dei tanti striscioni esposit. Una iniziativa per manifestare il proprio dissenso e il forte malcontento per le disposizioni prese dal Governo Conte con l’ultimo DPCM per contrastare il diffondersi del contagio da coronavirus.

“Siamo stanchi – dicono – di vedere disattese le promesse fatte dal Governo e di pagare per le scelte scellerate di Governo, Regione e Comune” I commercianti chiedono tra le altre cose l’esenzione al pagamento della Tari e Tosap e la concessione di un contributo straordinario per l’emergenza  a sostegno del canone di locazione  delle attività commerciali in fitto.

I manifestanti chiedono a piu’ riprese la presenza del primo cittadino. “Il sindaco – spiega un commerciante al megafono – ha deciso di non scendere ad ascoltarci. A noi basterebbe una parola di conforto e capire se lui sta dalla nostra parte o con il Governo. Altrimenti noi da qui non ci muoviamo”.

“Siamo gli unici in Italia – continua il commerciante – che stanno protestando in maniera civile. Supportateci. Noi vogliamo solo lavorare. Abbiamo bisogno di essere aiutati. Scusateci se abbiamo bloccato la mobilità a Cava, noi non siamo degli incivili ma temiamo solo per il nostro futuro”.

Con una simbolica bara che decreta la morte del commercio, il corteo si sta nuovamente dirigendo verso la stazione. “Il sindaco – ribadisce il portavoce della protesta – non vuole scendere in piazza e quindi i miei colleghi commercianti vogliono continuare ad occupare. Per colpa del sindaco che non vuole intervenire, noi non ci muoviamo da qui. Stiamo facendo tutto questo solo per il commercio cavese”.

Foto Andrea Pellegrino L’Ora di Cronache

 

 

VIDEO CAVA.IN

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