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Medici di base: la replica all’articolo di Giuseppe Fauceglia

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Riceviamo la richiesta di precisazioni da parte dell’Avvocato Francesco Giordano, legale di un medico di base in relazione all’articolo pubblicato oggi su Salernonotizie a firma dell’Avvocato Giuseppe Fauceglia.

«In nome e per conto della Dott.ssa M.R.D.A., Medico di medicina generale con studio medico in Salerno, con la presente si intende replicare alle gravissime accuse e falsità contenute nell’articolo di Giuseppe Fauceglia (dal titolo “Dov’è finita la medicina di base?”) e pubblicato in data odierna sul Vostro sito web:

In tale articolo l’autore offende gravemente tutta la categoria dei Medici di medicina generale, di cui fa parte la Dott.ssa M.R.D.A., definendoli come “meri soggetti di prescrizioni farmaceutiche” e diffamandoli con frasi del tipo: “è ben noto il legame da sempre esistente tra medici di base (cc.dd. massimalisti) e la politica, soprattutto in alcune Regioni del Sud, ed i potentati locali non vorrebbero fare a meno di queste vere e proprie calamite di voti“.

Innanzitutto non si capisce a che titolo parli il sig. Fauceglia e da dove tragga le sue assurde conclusioni, dato che non possiede alcuna competenza di medicina e non conosce nemmeno il lavoro dei Medici di medicina generale.

Si intende far presente all’autore che i Medici di medicina generale della Regione Campania, e in particolare quelli di Salerno, ove opera la Dott.ssa M.R.D.A, dall’inizio del mese di Marzo stanno affrontando questa pandemia completamente da soli .

E’ bene ricordare, qualora l’autore lo ignorasse, che soltanto da 4 giorni è stata attivata l’USCA di Salerno! Nel frattempo i Medici di medicina generale hanno dovuto gestire da soli i propri pazienti affetti da SARS COV-2. Nè le cose sono migliorate dopo l’attivazione dell’USCA.

Prima che venisse attivata l’USCA, i Medici e i loro assistiti provavano per più giorni a chiamare i numeri forniti dall’ASL e dalla Regione per l’emergenza Covid, senza mai riuscire a mettersi in contatto con gli addetti.

Tuttora i Medici di medicina generale sono il primo front-office per i malati Covid, dato che sono i primi a cui si rivolgono i pazienti in presenza di sintomi. E il Medico di medicina generale li segue singolarmente, richiedendo il tampone all’ASL, contattandoli almeno due volte al giorno per seguire l’evoluzione dei sintomi e predisporre una terapia efficace, consultandosi altresì con i vari specialisti, il Pronto Soccorso e i Laboratori privati che effettuano i tamponi.

Vi è da ricordare inoltre che ai Medici di medicina generale sono stati forniti pochi e insufficienti DPI. Le mascherine, gli schermi facciali, i camici monouso, i guanti, i detergenti, le barriere in plexiglass, gli ozonizzatori sono dall’inizio dell’epidemia sempre stati a carico del singolo Medico di medicina generale, che ha affrontato tali spese non solo per tutelare sé stesso, ma anche i pazienti che frequentano il suo studio.

Da ultimo, in questa emergenza, si è svolta anche la campagna di vaccinazione anti-influenzale portata avanti dai Medici di medicina generale con notevoli difficoltà per assicurare il rispetto del distanziamento e degli assembramenti nei propri studi, spesso situati in edifici condominiali.

In tutto ciò non bisogna dimenticare che i Medici di medicina generale hanno continuato a seguire i malati di altre patologie, assicurando anche visite a domicilio nonostante la situazione di emergenza.

Alla luce di ciò, è evidente che le affermazioni del sig. Fauceglia sono gravemente lesive dei singoli Medici di medicina generale.

Avv. Francesco Giordano

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