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La Salernitana soffre di vertigini: a Brescia inguardabile la capolista

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La Salernitana a Brescia esce con le ossa rotte in uno dei primi tre match terribili che aspettano i granata. Gli uomini di Castori hanno dimostrato di soffrire di alta quota e cosi il Brescia dall’inizio ha ha sfruttato le vertigini dei campani infilando la difesa dai primissimi minuti e trovando il vantaggio al 3’ con Van Der Looi. Gli ospiti sbandano e rischiano di capitolare più volte fino al 21’ quando Spalek raddoppia. Fino al 35’ è solo Brescia, con una difesa quella salernitana a dir poco imbarazzante. A fine ripresa Tutino su rigore sembra riaprire il match. Ma nella ripresa lo spartito della gara è lo stesso. Solo rondinelle in campo e campani troppo attendisti. I numerosi cambi da ambo le parti non cambiano le dinamiche. Anzi è il Brescia di Dionigi a trovare il tris con il subentrato Bjarnason. Inutili gli ingressi di Antonucci e Giannetti nel finale. Termina con la Salernitana che fa un vistoso passo indietro in terra lombarda.

La vigilia del match del Rigamonti presenta un Brescia in zona retrocessione e la Salernitana prima in classifica. Nessuno avrebbe pronosticato uno scenario del genere dopo dieci giornate di campionato. Oggi tra i lombardi l’esordio di Dionigi, accompagnato dalle critiche di un ex come Gigi Cagni che, in una intervista, ha invitato l’ambiente a ricompattarsi per evitare sgradite sorprese come la retrocessione. Ma l’avversario è quello dei meno agevoli per le rondinelle anche se i campani lamentano qualche defezione.

Cinque assenze infatti per Castori, costretto a fare a meno di Veseli, Schiavone, Karo, Micai, ma soprattutto dell’esterno Lombardi. Per il calciatore un 2020 da dimenticare, con tre infortuni muscolari gravissimi e la paura di dover rinviare di diversi mesi il suo rientro in campo. Squadra che vince non si cambia e, dopo tre successi di fila, il mister opterà ancora per il 3-5-2 riconfermando Gyomber in difesa ma non Mantovani sostituito da Aya, con il redivivo Bogdan terzo di retroguardia. Dziczek opera in cabina di regia con Di Tacchio al suo fianco mentre Casasola e Kupisz fungeranno da esterni. Non c’è Andrè Anderson a supporto della coppia d’attacco formata ovviamente da Djuric e Tutino ma ecco a sorpresa Cicerelli.

Nelle rondinelle assente per via del covid-19 Alfredo Donnarumma (grande ex della partita) e il centrocampista Bisoli, molto elogiato dall’avversario Castori nella conferenza stampa di ieri. Pur avendo giocato martedì e su un terreno di gioco pesantissimo, il mister Dionigi dovrà chiedere un sacrificio ai giocatori a disposizione. Scontato l’impiego di Sabelli e Martella sulle corsie esterne, mentre Dessena dovrà supportare la manovra senza mai dimenticare la fase di non possesso. In avanti Ragusa con l’intoccabile Torregrossa. Detterò i tempi Van Der looi.

Arbitrerà l’incontro il signor Aureliano di Bologna.

LA PARTITA

Minuto di raccoglimento al Rigamonti in memoria del compianto Paolo Rossi scomparso l’altro ieri. Commozione negli occhi dei giocatori in campo. Pronti via e Brescia subito in partita. Martella e Torregrossa impegnano Belec che si salva. Ma un minuto dopo Van der Looi da una ribattuta in seguito ad un angolo ribadisce in rete. Casasola di testa prova asuonare la carica ma non va. Al 21’ magia di Torregrossa che apre per Sabelli, cross al centro respinto da Bogdan, palla raccolta da Spalek che di testa fa 2-0. Sempre Torregrossa uomo assist innesca Jagiello, Belec salva il tris. Ci prova dalla distanza poco dopo Martella con il portiere granata fuori posizione, sfera out. Dopo la mezz’ora Sabelli imprendibile si beve la difesa ma prende il palo. Bisogna attendere il 33’ per vedere all’opera Tutino, palla deviata. Primo giallo del match per Ragusa. Cicerelli in spaccata prova a riaprire la contesa. Al 42’ atterrato Di Tacchio in area, Aureliano decreta il penalty. Batte Tutino che sigla il 2-1 riaprendo il match quando termina la prima frazione.

SECONDO TEMPO

Nei granata in campo Anderson per Cicerelli. Riparte subito in attacco il Brescia con Ragusa pericolosissimo. Giallo anche per Di Tacchio. Dopo un contropiede sciupato da Tutino, giallo anche per Anderson. Jagiello sfiora il tris mentre esce Ragusa entra Aya, esce Spalek ed entra Bjarnason poi Jagiello lascia il campo per Mangraviti. Castori passa al 4-4-2 inserendo Lopez per Bogdan e Di Tacchio per Capezzi. Anche Dessena sul taccuino di Aureliano. Bjarnason al 75’ in slalom in area buca per il 3-1 Belec. Granata impalpabili in difesa. Cambio nel Brescia: esce Dessena, entra Labojko. Doppio cambio nella Salernitana: escono Tutino e Casasola, entrano Antonucci e Giannetti. Ma i granata non ne hanno più e perdono il secondo match stagionale-

LE FORMAZIONI UFFICIALI

BRESCIA (4-3-3): Jororen; Sabelli, Chancellor, Mateju, Martella (45′ st Verzeni); Dessena (32′ st Labojko), Van de Looi, Jagiello (24′ st Mangraviti); Spalek (24′ st Ayè), Torregrossa, Ragusa (24′ st Bjarnason). In panchina: Kotnik, Ghezzi, Zmhral. Allenatore: Dionigi.

SALERNITANA: (3-5-2): Belec; Bogdan (25′ st Lopez), Gyomber, Aya; Kupisz, Dziczek, Di Tacchio (25′ st Capezzi), Cicerelli (1′ st Anderson), Casasola (42′ st Antonucci); Tutino (42′ st Giannetti), Djuric. In panchina: Adamonis, Mantovani, Baraye, Iannoni, Barone, Gondo. Allenatore: Castori.

ARBITRO: Aureliano di Bologna (assistenti Sechi e Ruggieri – IV uomo: Gariglio.

RETI: 3′ pt Van de Looi (B), 21′ pt Spalek (B), 43′ st rig. Tutino (S), 31′ st Bjarnason (B)

NOTE.  Ammoniti: Ragusa (B), Di Tacchio (S), Anderson (S), Dessena (B). Angoli: 9-6. Recupero: 0′ pt – 3′ st

 

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